ODG a sostegno del referendum consultivo per la Regione Lombardia a statuto speciale

Premesso che:
- la libertà, l'autonomia e l'autogoverno sono la base di una democrazia "vera", funzionante ed efficiente, che induce gli Stati ad articolarsi secondo i princìpi della multilevel governance;
- l'autonomia politica e amministrativa delle Regioni è un valore di rango costituzionale (art. 5 Cost.), collocato tra i princìpi fondamentali della Carta, e prevede che la Repubblica riconosca e promuova le autonomie locali, adeguando "i princìpi e i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento";
- ottenere una maggiore autonomia regionale è oggi la migliore soluzione per contrastare la crisi economica, facendo leva sulla virtuosità di Regione Lombardia, e per applicare essenziali meccanismi di responsabilizzazione e trasparenza nella gestione della cosa pubblica;
- la Lombardia ha sempre dimostrato una diffusa sensibilità per l'applicazione dei princìpi di autonomia e di autogoverno (Artt. 1, 2, 3, 6 e 7 dello Statuto d'Autonomia della Regione Lombardia);
- le Regioni a Statuto speciale, dotate di un'autonomia più accentuata e flessibile rispetto alle Regioni a Statuto ordinario, hanno la possibilità di adattare le loro scelte istituzionali in relazione alle caratteristiche economiche e sociali del proprio territorio;
- il territorio - come indicato in molti studi e analisi politologiche - è e rappresenterà sempre di più, nel prossimo futuro, il contesto privilegiato dove si decideranno le politiche pubbliche per i cittadini: dove l'autonomia è un'esperienza consolidata, i servizi resi alla Comunità sono più efficienti ed è più semplice e diretto il rapporto con i cittadini.

Rilevato che:
- le Regioni a Statuto speciale godono di particolari forme di autonomia e di autogoverno che si concretizzano, tra le altre, nell'attribuzione di materie di potestà legislativa per la disciplina di specifici àmbiti di particolare attinenza al territorio regionale;
- una delle più accreditate agenzie di rating (Moody's) ha recentemente riconosciuto che le "performance" della Lombardia sono migliori di quelle dello Stato centrale ed equiparabili a quelle della Provincia Autonoma di Trento e della Provincia Autonoma di Bolzano, che godono entrambe della "specialità";
- la dimensione economico-produttiva e sociale è un concreto elemento che determina la "diversità" della Lombardia, come lo furono a suo tempo valori quali la lingua, la cultura, la storia e le tradizioni, per quelle Regioni o Province cui fu riconosciuta la "specialità" da parte dell'Assemblea costituente, all'inizio del 1948;
- il residuo fiscale pro capite dei cittadini lombardi risulta essere quello più alto d'Italia, pari ad oltre 6.000 euro per persona all'anno;
- le Regioni a Statuto speciale gestiscono in proprio una percentuale variabile di fiscalità che va dal 75% del Friuli-Venezia Giulia al 100% della Sicilia in applicazione del principio, ormai riconosciuto dalla dottrina, che le risorse rimangono sui territori dove sono state generate.

Rilevato altresì che:
- i requisiti sopra indicati configurano una realtà "speciale" sotto il profilo storico, politico, amministrativo, economico e sociale, rendendo la Lombardia pienamente idonea ad avanzare richieste di maggiore autonomia ai confini del federalismo rispetto allo Stato centrale.

Considerato inoltre che:
- la Regione Lombardia ha attuato un contenimento della spesa pubblica realizzando tagli significativi ai propri costi di andamento, ad esempio: il costo della Giunta regionale è di soli 45 euro per cittadino; al contrario, in altre Regioni si realizzano spese nell'ottica delle tre cifre;
- negli ultimi 15 anni si è conseguita una diminuzione di dipendenti pubblici pari al 30%, ovvero l'apparato dirigenziale è stato ridotto per il 54%. Tali operazioni hanno conseguentemente condotto ad una minore spesa per le casse regionali e perciò per il contribuente lombardo; oltre a ciò, e sempre in un'ottica di spending review, le spese di funzionamento del Consiglio regionale hanno subìto una drastica riduzione nella percentuale del 50% portando a 1,40 euro pro capite il costo della politica in Regione Lombardia e il bilancio della sanità - voce preminente delle spese regionali - segna un pareggio, caso unico tra le Regioni d'Italia;
- in relazione ai rapporti intercorrenti tra la Regione e le piccole e medie imprese, si sottolinea che la Regione Lombardia non ha debiti con attività locali e che il pagamento delle fatture coi propri fornitori si attua entro i 60 giorni, a differenza delle altre realtà italiane.

Tutto ciò premesso, questo Consiglio impegna il Sindaco e la Giunta:
- a sostenere, con ogni mezzo e strumento istituzionale a propria disposizione, la proposta di referendum consultivo sulla "specialità" di Regione Lombardia attualmente in discussione presso il Consiglio regionale della Lombardia per l'ottenimento di forme particolari di autonomia politica e amministrativa della Regione;
- ad incoraggiare, all'interno della propria comunità locale, un dibattito aperto e trasparente in ordine alle ragioni di fondo che sostengono tale prospettiva e ai benefici che una speciale autonomia porterebbe alla Regione e, più in generale, a tutto il territorio lombardo;
- ad inviare copia del presente atto alla Presidenza di Regione Lombardia, all'ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, nonché al Presidente della II Commissione consiliare - Affari istituzionali.

Paderno Dugnano, 16 ottobre 2014

Il presentatore
Fabrizio Riboldi
Capo gruppo Lega Nord

Francesco Rienzo
Capo gruppo Vivere Paderno